CCNL Rai: premio di risultato 2025

Disciplinata l’erogazione del Premio di Risultato relativo all’anno 2025

Con il Verbale di Accordo siglato il 5 dicembre 2024, le Parti Sociali Rai, Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Fnc-Ugl Comunicazioni, Snater, Confsal-Libersind hanno definito le modalità di erogazione del Premio di risultato relativo all’esercizio 2025. 
Il valore complessivo ammonta a 1.579,27 euro, riferiti al livello 4 e verrà erogato solo a condizione che venga raggiunto nel bilancio del Gruppo Rai, un valore positivo.
La misura individuale del premio viene determinata valutando le assenze intervenute nell’anno solare secondo lo schema seguente:
– assenze nel mese di 2 giorni: riduzione del 25% di 1/12 del premio annuo;
– assenze nel mese di 3 giorni: riduzione del 50% di 1/12 del premio annuo;
– assenze nel mese superiori ai 3 giorni: riduzione di 1/12 del premio annuo.
Il premio di risultato verrà erogato con le competenze del mese di ottobre al personale a tempo indeterminato in servizio alla data del 31 dicembre dell’anno finanziario cui si riferisce il premio. Per il personale a tempo determinato, con la busta paga di ottobre (o con la prima busta paga utile) viene erogata una somma massima di 1.579,27 euro lordi (riferiti al livello 4). 
I lavoratori potranno richiedere la conversione dell’importo del premio di risultato (nella misura del 50% o del 100% dell’importo) in beni e servizi inclusi nel “Piano di welfare”. Per costoro, sarà riconosciuta una maggiorazione del valore di welfare del
– 12% in caso di conversione del 100% dell’importo del premio;
– 8% in caso di conversione del 50% dell’importo del premio.
Infine, l’azienda mette a disposizione dei propri dipendenti, in servizio al 1° gennaio di ciascun anno, 250,00 euro a titolo di welfare.

CCNL Autoferrotranvieri: sottoscritta la pre-intesa per il rinnovo contrattuale

All’interno dell’accordo sono previsti 200,00 euro di aumenti retributivi, 500,00 euro di arretrati e 40,00 euro di trattamento integrativo

La Filt-Cgil ha comunicato la sottoscrizione della pre-intesa preliminare per il rinnovo contrattuale del CCNL Autoferrotranvieri 2024-2026. Il documento arriva a seguito della mobilitazione dell’8 novembre 2024. Per quanto riguarda l’aspetto economico, la pre-intesa prevede un aumento complessivo a regime pari a 200,00 euro nel parametro medio. L’incremento è previsto in due tranche: marzo 2025 e agosto 2026.
Inoltre, viene corrisposta una Una Tantum di arretrati pari a 500,00 euro a febbraio 2025. È previsto anche un trattamento integrativo dell’importo di 40,00 euro mensili in caso di definizione di accordi aziendali; in assenza di accordo verranno erogati 20,00 euro mensili, convertibili in 2 giornate di permesso retributivo. Questo equivale a circa al 13% di aumento medio del trattamento economico complessivo. Rinviato ad un ulteriore confronto l’adeguamento normativo sulle relazioni industriali e sul mercato del lavoro. La pre-intesa verrà portata all’attenzione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come concordato nell’ambito dell’incontro del 12 novembre scorso. 

Approvato in via definitiva il DDL Lavoro

Il provvedimento introduce norme di semplificazione e regolazione della disciplina dei contratti, dell’adempimento degli obblighi contributivi e degli ammortizzatori sociali (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, comunicato 11 dicembre 2024).

Il Disegno di legge Lavoro, cosiddetto Collegato Lavoro in quanto collegato alla Legge di bilancio 2025, è stato approvato in via definitiva dal Senato.  I 33 articoli del provvedimento introducono norme di semplificazione e regolazione, con particolare riferimento ai temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, della disciplina dei contratti, dell’adempimento degli obblighi contributivi e degli ammortizzatori sociali.

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel comunicato in commento, segnala inoltre le molteplici interconnessioni tra le misure contenute nel disegno di legge e altri provvedimenti, tra i quali entrano di diritto il Decreto Lavoro, le norme di contrasto al lavoro sommerso e al caporalato nel Decreto Agricoltura, ma anche le misure per aumentare i controlli e qualificare le imprese attraverso la patente a crediti del Decreto Pnrr-bis e quelle di revisione del sistema di ingresso di lavoratori stranieri in Italia attraverso le quote del Decreto Flussi, senza dimenticare l’azione a sostegno dell’occupazione, soprattutto di giovani e donne, contenuta nel Decreto Coesione.

Tra i temi affrontati nel Disegno di legge ci sono: il tema delle dimissioni, la somministrazione di lavoro, la sicurezza sul lavoro, i contratti a causa mista, il lavoro da remoto e l’apprendistato. Si attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.